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Brutte storie


Brutte storie

Corso di scrittura per trasformare l'aggressività in racconto destinato ai bambini delle scuole primarie



Raccontare la rabbia e l’aggressività per elaborarle e liberarsene è l’idea alla base di “Brutte Storie”, il nuovo progetto di Fondazione Bottega Finzioni destinato ai bambini delle quinte elementari delle scuole bolognesi. 
Il percorso coinvolgerà tre scuole primarie Mario Longhena, Raffaello Sanzio, Don Minzoni – e 60 studenti ed è realizzato e finanziato da Fondazione Bottega Finzioni, con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e il sostegno di Banca di Bologna e di FAAC Group.

Obiettivo principale del progetto, che terminerà a giugno 2022, sarà la trasformazione in racconto delle pulsioni di rabbia e aggressività. Attraverso un percorso strutturato in tre tappe – il giallo, le arti visive, la tragedia – si guideranno i giovani autori nella sublimazione dei sentimenti, a partire dalla conoscenza di tre diverse forme di narrazione. In questo modo, da un lato, l'oggetto della negatività verrà spostato dal piano del reale a quello della finzione e, da un altro lato, verranno acquisite le tecniche di lettura e scrittura dei tre generi.

La pulsione all'aggressività è presente in tutti gli esseri umani, di ogni età, come risposta alla frustrazione causata da un evento esterno, da un'altra persona o da un gruppo, al mancato sfogo di alcuni impulsi istintivi, alla povertà di contatto con i propri simili. La pandemia che stiamo attraversando ha dimostrato con grande evidenza quanto, soprattutto nell'isolamento e nell'impossibilità della relazione con i nostri simili, si esasperino i sentimenti di aggressività, rabbia, incapacità di mediazione razionale, soprattutto nei bambini.
I bambini, infatti, sono meno propensi degli adulti a sublimare e razionalizzare e necessitano di strumenti e filtri differenti che favoriscano l'elaborazione costruttiva dei sentimenti negativi.

L'idea portante di “Brutte Storie” è proprio quella di “raccontare per non fare”, di sfruttare la pulsione aggressiva, ridirezionandola su oggetti positivi che diventino fonte di apprendimento. Stimolando la curiosità degli studenti, aiutandoli a comprendere e replicare le caratteristiche di testi o immagini di finzione che ritraggono conflitto, guerra, dramma, si sposterà la spinta aggressiva verso oggetti di soddisfazione più divertenti e formativi.


PROGRAMMA

Il percorso si articolerà in 20 ore complessive per ogni quinta elementare.
Le 20 ore saranno così suddivise:
1. Narrativa: il giallo. Cinque incontri da 1 ora e 30 minuti, un giorno a settimana (o con la cadenza raccomandata dal corpo docente).
2. Arti visive: la guerra e la violenza nelle immagini. Tre incontri da 1 ora e 30 minuti, un giorno a settimana (o con la cadenza raccomandata dal corpo docente).
3. Teatro: la tragedia. Cinque incontri da 1 ora e 30 minuti, un giorno a settimana (o con la cadenza raccomandata dal corpo docente).
I tre moduli verranno svolti in sequenza, in un viaggio ideale che tocca diverse modalità di descrivere, leggere, evitare l'aggressività.
 
Nel dettaglio:
1. Durante il primo modulo, i giovani autori impareranno a scrivere un racconto giallo, o noir, che preveda un crimine, un'indagine e la soluzione del caso.
2. Durante il secondo modulo, i giovani critici impareranno a rintracciare gli elementi che rimandano alla violenza e alla guerra in alcune opere d'arte figurativa.
3. Durante il terzo modulo, i giovani drammaturghi si cimenteranno nella scrittura di un finale alternativo – ironico, grottesco, lieto – per il Romeo e Giulietta shakespeariano.
 
Metodo e moduli
Il primo e il terzo modulo – che prevedono la produzione di testi originali da parte dei giovani autori – saranno strutturati in maniera simile: verranno fornite informazioni sui generi (il giallo, il noir, la tragedia); si leggeranno e commenteranno insieme alla classe alcuni esempi; si chiederà agli studenti di scrivere – a casa e in classe – delle scene dei loro racconti/dialoghi e si
revisioneranno collettivamente, così da favorire la partecipazione e l'apprendimento individuale e di gruppo; attraverso un brainstorming quotidiano, si creerà un ambiente di dialogo attivo scandito dal tutoring tra pari.
Il secondo modulo sarà più frontale, ma non meno interattivo: gli studenti non produrranno illustrazioni originali, ma impareranno ad osservare opere d'arte figurativa, rintracciando all'interno di diverse immagini e correnti alcuni
motivi, stili e temi che rimandano agli argomenti del percorso.
 
Esiti
Alla fine del percorso stesso, i testi dei giovani autori verranno raccolti in un libro a cura dei docenti che potrà rimanere negli archivi delle scuole coinvolte, essere regalato alle famiglie degli studenti di ogni classe, essere diffuso (gratuitamente) durante gli eventi a cura della Fondazione, unitamente al montaggio dei materiali audiovisivi prodotti. 

Dal 2010

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